Veduta interna dell'ipogeo C di Cava Celone presso RagusaCava Celone, nei pressi di Ragusa, è una delle tipiche cave che caratterizzano i monti Iblei, in Sicilia sudorientale. Molte di queste cave, spesso di accesso difficoltoso, ancora oggi conservano testimonianze archeologiche di varie epoche ma, soprattutto, preistoriche e medievali. Lo stesso vale anche per Cava Celone dove si trovano diverse piccole catacombe ed ipogei funerari. Grazie ai fondi del progetto Archaeotur, nella primavera del 2013 è stato possibile attrezzare un nuovo e più facile sentiero per entrare nella cava, rispetto a quello storico ed è stato posto un cartellone esplicativo in italiano ed inglese all'inizio del sentiero. Questo rende le catacombe di Cava Celone, finalmente accessibili ad un pubblico di visitatori più ampio anziche relegarle a pochi conoscitori delle campagne iblee.

L'ipogeo più significativo è quello comunemente indicato con la lettera "A". Venne già studiato dal grande archeologo Giuseppe Agnello. E' caratterizzato da tre gallerie quasi parallele e profonde circa 10 m. I loculi sono disposti lungo le pareti e sul pavimento. Grazie al progetto Archeotur è stata allestita una passerella metallica che consente una migliore fruizione del luogo. In base alle caratteristiche gli archeologi datano questo ipogeo ad un periodo precedente l'editto di tolleranza, emesso dall'imperatore Costantino nel 313 d.C.

 

Ipogeo B di Cava Celone presso RagusaI sepolcri appaiono molto simili tra loro e non vi sono, come in molti ipogei dell'area ragusana, sepolcri monumentali a baldacchino. Si distingue però un sepolcro isolato, una sorta di sarcofago rimaneggiato nella roccia, posto in uno slargo, nella galleria di destra. Era probabilmente destinato ad un personaggio importante di questa piccola comunità cristiana. All'interno di questo ipogeo non sono state trovate incisioni o resti di affreschi mentre si distinguono incavi e sporgenze, anche sul soffitto, che servivano, tra l'altro per contenere l'illuminazione dell'ambiente.

L'ipogeo A o maggiore, così come gli altri ipogei della cava, ha una struttura aperta e non presenta una connotazione progettuale ben precisa. Con il tempo e con le necessità della comunità, venne ampliato. Una prova ne è il fatto che verso il fondo delle gallerie dell'ipogeo A si possono notare delle sepolture che per tipologia costruttiva ricordano l'arcosolio, un tipo di sepoltura cronologicamente posteriore al loculo che è presente nella parte iniziale. Subito accanto all'ipogeo A si trova un secondo ipogeo contraddistinto dalla lettera B e, poco Catacombe di Cava Celone presso Ragusa. Ipogeo Adistante ancora il terzo ipogeo, C oltre a vari altri ipogei minori di cui le balze rocciose sono costellate. Uno di questi contiene anche un tegurium. Nell'ipogeo C oltre ad alcune tombe polisome si distingue anche uno pseudo-baldacchino. Sono stati pochi i reperti archeologici ritrovati durante i lavori di scavo e pulitura, essenzialmente frammenti di lucerne di terracotta che si potrebbero datare, con un certo margine di incertezza tra il IV ed il V sec. d.C. Una delle lucerne, il reperto 3 ha una particolarità. Vi è raffigurata l'immagine di una donna nuda, forse la dea Venere, ricordandoci la presenza ancora forte del culto pagano.

 


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