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Tra i tantissimi siti archeologici poco noti al grande pubblico, presenti nella provincia di Siracusa, spicca sicuramente l'area di Cugno Case Vecchie in territorio di Canicattini Bagni (Siracusa). Il piccolo paese è posto sul limitare del tavolato ibleo e circondato da canyon scavati dai corsi d'acqua, comunemente chiamati "cave" in Sicilia. A pochi chilometri da Canicattini si trova appunto Cugno Case Vecchie, un pianoro circondato su tre lati da scoscese cave ove scorrono ancora dei piccoli corsi d'acqua a regime torrentizio. La collina di Case Vecchie e i canyon e colli che la circondano (Cava dell'Acqua, Cava Sant'Alfano, Cugno Granata) sono ricchissimi di testimonianze archeologiche tanto che varie realtà locali hanno chiesto l'istituzione di un parco archeologico. L'area è oltretutto di grande interesse naturalistico ricadendo anche nel perimetrazione del futuro parco nazionale degli Iblei. All'interno dell'area sono infatti censite varie necropoli con tombe a grotticella artificiale, risalenti all'età del bronzo. tombe ed ipogei medievali oltre a testimonianze più recenti della vita contadina.
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Quando si guarda alla storia di Siracusa il momento di massimo splendore è stato sicuramente quello della città greca, fondata dal Corinzio Archia e caduta nel 212 a.C. durante l'assedio romano. Siracusa però rimase una città di grande importanza anche sotto la dominazione romana e poi, in seguito, dopo la caduta dell'impero, in epoca bizantina, quando la Sicilia venne riconquistata all'Impero romano d'oriente sotto il quale rimase per diversi secoli. Poco però si è scritto e indagato sulla Siracusa bizantina. Tra i momumenti che ancora oggi sono visibili in città vi sono però delle terme, datate ad epoca bizantina e scavate dalla metà degli anni trenta dall'archeologo Giuseppe Cultrera.
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Con il D.A. n.45GAB del 24/6/2021 l'assessorato regionale ai beni culturali della regione siciliana ha stabilito, a partire dall'1 luglio 2021 l'aumento del costo dei biglietti di ingresso a vari siti archeologici e musei regionali tra cui numerosi siti afferenti al parco archeologico di Siracusa, Akrai, Eloro e Villa del Tellaro.
Le nuove tariffe in vigore saranno le seguenti:
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Le mura dionigiane furono fatte costruire dal tiranno Dionisio I per la difesa di Siracusa e del vicino altipiano dell'Epipoli, punto strategico fondamentale per il controllo del territorio. Nel V sec. a.C., infatti, Siracusa era entrata in guerra con Atene e il lungo assedio della città aveva messo in luce tutta la debolezza del sistema difensivo e l'importanza strategica dell'altipiano dell'Epipoli per controllare l'accesso via terra a Siracusa. Terminata la guerra, nel 406 a.C. salì al potere il tiranno Dionigi (o Dionisio, celebre anche per la leggenda dell'omonimo orecchio nel parco archeologico della Neapolis) che, prima di intraprendere la sua politica egemonica e di contrasto al nemico cartaginese, stanziato in Sicilia occidentale, decise di dotare la città di un formidabile sistema difensivo. Le mura dionigiane rappresentano una delle più imponenti opere difensive costruite nel mondo greco. Sebbene il percorso antico e la lunghezza esatta non siano conosciuti con esattezza, probabilmente le mura di Siracusa avevano un perimetro di non meno di 27 Km, sufficiente per inglobare la pentapoli, come era chiamata Siracusa per i suoi cinque quartieri (Ortigia, Akradina, Tyche, Neapolis ed Epipoli), e una vasta area di suolo agricolo da sfruttare per la sussistenza in caso di un assedio prolungato.