Ad una ventina di chilometri da Ragusa, in mezzo ad un paesaggio di tipica e ancora incontaminata campagnia siciliana, costellata di muretti a secco, sorge il castello di Donnafugata. Il maniero appare quasi all'improvviso, su una bassa collina, che sovrasta campi nei quali fanno ogni tanto capolino alberi di carrubo o olivi. Alle sue spalle, invece, all'interno della recinzione, fa capolino il verde fitto dell'ampio parco annesso al castello. L'aspetto del 'maniero' è curioso e può tratte in inganno il visitatore: un ampio prospetto ai cui lati si trovano due torri circolari, un terrazzino panoramico ed un bel loggiato con archi a sesto acuto. Le merlature nella sua sommità fanno effettivamente pensare ad una struttura difensiva ma, in realtà non è così. Il castello di Donnafugata è un condensato di stili di epoche e di gusto differenti. Così lo volle l'antico proprietario, il barone Corrado Arezzo De Spuches. Visitare il castello equivale un po' ad immergersi nelle atmosfere del 'Gattopardo'. In realtà nè il celebre romanzo nè il film di Luchino Visconti vennero ambientati in questo luogo. Ma l'epoca del castello, lo status sociale della famiglia che qui viveva e le ambientazioni sono identiche. Il castello è infatti composto da ben 122 stanze di cui una ventina sono fruibili al pubblico e contengono gli arredi originari dell'epoca. Attraversandole si compie un vero e proprio 'salto' nel mondo dell'aristocrazia siciliana dell'ottocento. Terminata la visita al maniero sarà poi piacevolissimo immergersi nel parco annesso, ampio ben otto ettari e coltivato con specie vegetali tipicamente siciliane ed esotiche. A molti visitatori il castello ed il parco saranno familiari anche per un altro motivo: numerose puntate del serial 'Il commissario Montalbano' sono state ambientate qui. Continuando ad esplorare questa pagina troverete informazioni sul monumento, ma anche sugli orari di apertura e sui biglietti così come informazioni sul percorso stradale o sulla prenotazione di visite guidate. Infine, per quanti volessero trascorrere un po' più di tempo in questi splendidi luoghi, consigli su dove mangiare e dove alloggiare.
Per arrivare all'ingresso del castello di Donnafugata si percorre un largo viale fiancheggiato da ambo i lati da bassi caseggiati: alcuni sono stati trasformati in ristoranti ed attività commerciali, altri sono in attesa di restauro o adibiti ad edifici rurali. La facciata del castello ci trae subito in inganno. Difficilmente riusciremo ad individuare uno stile omogeneo o a definire un periodo storico. L'aspetto che il castello ha è quello voluto dai suoi eclettici proprietari, in primis il barone Corrado Arezzo. I possenti torrioni laterali potrebbero far pensare ad una struttura difensiva ma in realtà si trattava solo di una residenza signorile di campagna dell'aristocrazia siciliana ottocentesca. L'ingresso al castello è contraddistinto da un largo portale, pensato per fare entrare le carrozze. Da un lato è ubicata la biglietteria, dall'altro la chiesetta che faceva parte integrante della residenza. La pianta del castello è rettangolare con un largo cortile centrale. Come in tutte le residenze aristocratiche, il piano terra era adibito ai magazzini ed alla servitù mentre i piani superiori costituivano i 'piani nobili'. Nel corso del settecento e dell'ottocento faceva parte integrante del castello anche un largo latifondo di terreni agricoli che i proprietari controllavano. La famiglia Arezzo, cui si deve l'aspetto odierno del castello, era così potente da riuscire a far deviare anche la costruenda ferrovia da Ragusa. Per questo motivo ancora oggi Donnafugata possiede una propria autonoma stazione ferroviaria.
Uno scalone monumentale ci conduce al primo piano ed agli ambienti visitabili del castello. Le stanze sono solo una piccola parte del totale ma hanno il grande pregio di contenere ancora gli arredi originali dell'epoca. Passeggiando per le sale si avrà l'occasione di rivivere gli ultimi decenni della tradizionalearistocrazia siciliana, lo stesso periodo descritto da Tomasi di Lampedusa nel suo romanzo 'Il Gattopardo'. Prendendo spunto da questo occorre anche dire che l'autore prese in prestito il nome 'Donnafugata' per l'omonima residenza del suo libro. Geograficamente però questo era localizzato in un altro luogo della Sicilia. Si dice che anche il regista Luchino Visconti, al momento di girarne il celebre film visitò il castello per usarlo come set ma poi, essendo all'epoca in stato di abbandono, ripiegò su altre location. Ciò non toglie la grande suggestione che ancora oggi le sale hanno su di noi. Quello che sicuramente colpisce il visitatore è il grande lusso e sfarzo che faceva da padrone ovunque, pur essendo Donnafugata soltanto una residenza estiva. Molte stanze hanno uno scopo specifico. E' così che ci si imbatte nell'elegante sala della musica con diversi pianoforti o nella pinacoteca che contiene una interessante collezione di dipinti. Ma vi sono anche stanze di puro divertimento come la sala del biliardo e la sala degli specchi oppure quelle dedicate alla conversazione. Questa era separata: il salotto dei fumatori per gli uomini e il salotto delle donne per il gentil sesso. Ognuna di queste stanze contiene ancora le carte da parati, le consolle, i divanetti ed i soprammobili che le caratterizzavano. L'angolo più antico del castello sono le cosiddette stanze di Bianca di Navarra alle quali è legata la leggenda del rapimento della vicaria del regno di Sicilia. A detta di alcuni il bizzarro nome del castello viene proprio da questa leggenda. Chiudono il percorso del castello le cosiddette 'stanze francesi', quelle utilizzate nei tempi più recenti dagli ultimi discendenti che abitarono il castello e che i loro lunghi soggiorni in Francia le arredarono nello stile di quel paese. Infine, prima di tornare sui nostri passi c'è ancora da ammirare il salone degli stemmi sulle cui pareti trovano posto gli stemmi di tutte le famiglie nobili siciliane.
Molti visitatori troveranno alcuni scorci del castello familiari, pur non essendovi mai stati. Questo perchè in anni recenti Donnafugata ha fatto frequentemente da set per le riprese del serial 'Il Commissario Montalbano'. Il terrazzino esterno così come alcune delle sale hanno fatto da location per la villa del capomafia Balduccio Sinagra. Il parco è stato poi più volte utilizzato come sfondo per altre scene degli episodi del telefilm poliziesco nato dalla penna di Andrea Camilleri.
Dopo un lungo periodo di ripristino anche il largo parco che circonda il castello è nuovamente fruibile. Terminata la visita al piano nobile si torna nel cortile centrale e da questo un portone da accesso al parco. Subito si viene accolti da colossali alberi di ficus. Una scaletta permette poi di salire sul terrazzino frontale del castello e da questo sui torrioni da cui la vista spazia fino al mare. La terrazza e decorate con figure bizzarre e sfingi con il busto di donna. Esplorata questa parte del castello possiamo tornare giù per la sempre gradevole passeggiata nel verde. Il giardino venne progettato nella tradizione dei grandi giardini siciliani dell'ottocento ed era diviso in tre aree: il giardino inglese, il giardino francese e quello mediterraneo. Le specie vegetali presenti sono numerosissime anche se i lunghi anni di abbandono hanno fatto perdere, purtroppo, parte degli esemplari più rari che il barone fece appositamente importare. Oltre alle piante, Corrado Arezzo, fece ornare il parco anche con una serie di bizzarre e, a volte scherzose costruzioni. E' così che girando tra i vialetti incontreremo una piccola coffee house dall'aspetto di un tempietto greco, una grotta artificiale che un tempo era ornata con false stalattiti, un labirinto dove ancora oggi potremo provare a perderci ed una cappelletta dove un tempo era posizionato un 'monaco meccanico' che usciva improvvisamente con un meccanismo a scatto. Il parco del castello, insomma, non manca di riservare sorprese. Soffermiamoci per il tempo che desideriamo, poi si può terminare la visita al castello che può essere coronata con un pranzo tipico nei diversi ristoranti antistanti il castello o con una ulteriore passeggiate verso il mare ed i siti turistici della zona quali Punta Secca o Kamarina.
Ultima aggiunta all'itinerario di visita al castello di Donnafugata è il MUDECO, il museo del costume. In anni recenti il comune di Ragusa, ente proprietario del castello ha acquistato una prestigiosa collezione di abiti d'epoca appartenenti alla famiglia Arezzo di Trifiletti. La vasta collezione, composta da centinaia di abiti d'epoca e migliaia di accessori ha prima trovato spazio tra le sale del castello con esposizioni tematiche temporanee e, infine, è stata valorizzata con l'inaugurazione permanente del museo del costume. Dall'ottobre del 2020 il museo permanente del costume siciliano ha aperto le porte alle visite in ambienti prima in disuso del castello. L'esposizione vanta una prestigiosa collezione che abbraccia il periodo che va dal XVIII al XX secolo ripercorrendone stili e mode.
Il modo più pratico per raggiungere il castello di Donnafugata, a causa dei pochi servizi pubblici disponibili, è sicuramente un automezzo proprio. Per avere un'idea del percorso è possibile consultare la mappa sottostante. In alternativa, da Ragusa è anche possibile raggiunge Donnafugata in treno e in tal caso è prevista anche una riduzione sul biglietto di ingresso al castello.
Apri mappa a tutto schermo
E' possibile posteggiare gratuitamente il proprio automezzo nei pressi del castello ed è presente anche un'area di sosta privata a pagamento.
I biglietti vanno acquistati all'ingresso del castello e pagati in contanti o tramite pos. Per la prenotazione anticipata di biglietti gruppi il pagamento va effettuato tramite bonifico bancario. Esistono 3 tipologie di biglietti:
Biglietto Cumulativo: comprende la visita dal Castello, del Parco e del MU.DE.CO.
Biglietto Castello + Parco
Biglietto solo Parco
Biglietto solo Museo del Costume
Ingresso ridotto
Il biglietto di ingresso ridotto si applica per:
Ingresso gratuito
E' previsto l'ingresso gratuito per:
Data le frequenti variazioni degli orari di apertura dei monumenti siciliani pubblichiamo gli aggiornamenti di orari nell'apposita sezione del nostro blog. Per visionare l'ultimo inserimento andare alla pagina Orari di apertura del Castello di Donnafugata. In linea puramente indicativa il lunedì è il tradizionale giorno di chiusura mentre dal martedì alla domenica il castello è aperto dalle 9:00 al tramonto. Per informazioni ufficiali occorre rivolgersi all'ente gestore (tel. +39 0 932 676500, mail castello.donnafugata@comune.ragusa.gov.it).
Per apprezzare al meglio la storia, le curiosità e le leggende legate al castello di Donnafugata, vi consigliamo di usufruire di una visita guidata Hermes Sicily Tours. Le visite guidate proposte dalle nostre guide hanno una durata di circa 1h 30m e conducono attraverso le splendide stanze arredate del piano nobile, permettendo di scoprirne ogni dettaglio, e attraverso il lussureggiante parco con le sue curiose costruzioni. Le nostre visite con guida privata sono prenotabili da agenzie, gruppi, piccole comitive o visitatori individuali. Non effettuiamo invece visite in gruppo condiviso.
E' possibile trovare maggiori informazioni sull'itinerario e sulle caratteristiche del tour sulla nostra pagina dedicata alle visite con guida privata al castello di Donnafugata ove sono presenti anche i contatti della nostra agenzia per richiedere maggiori informazioni su disponibilità e costi.
Poco prima dell'ingresso al castello sono presenti vari ristoranti e bar dove è possibile avere un pranzo completo o fare solamente una breve sosta. Anche le vicine frazioni balneari offrono ampia scelta per una pausa pranzo.
Per quanti desiderano dormire nella zona del Castello di Donnafugata, soprattutto nel periodo estivo, è consigliabile optare per le zone balneari distanti pochi chilometri: Santa Croce Camerina (di poco nell'entroterra) o frazioni quali Marina di Ragusa, Punta Braccetto ecc. Tra gli alberghi della zona è possibile optare per il Kaukana Inn, albergo a tre stelle localizzato lungo la costiera tra Marina di Ragusa e Punta Secca (la spiaggia del commissario Montalbano). Sempre nella zona costiera, nelle vicinanze di Marina di Ragusa, è possibile optare per il Parco della Rocca (hotel a 4 stelle a Punta Braccetto). Tra le strutture a 5 stelle segnaliamo l'Eremo della Giubiliana, ubicato nell'incantevole campagna ragusana. Per le migliori offerte del momento potete anche visionare le offerte nel widget sottostante.
Il 'manuale per il turista' in Sicilia sudorientale nasce con l'intento di fornire utili informazioni a quanti stanno programmando o già si trovano nella nostra bellissima regione. Informazioni e consigli sono dati da chi vive giornalmente questa regione e ben conosce quali sono le esigenze dei visitatori. Navigate tra le pagine del nostro manuale per informazioni e consigli utili su dove alloggiare, cosa vedere, cosa gustare, come muoversi...
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