La più visitata tra le aree monumentali di Siracusa è sicuramente il parco archeologico della Neapolis che contiene le più importanti testimonianze dell'antica Siracusa greca e romana grazie alle quali la città ha il titolo di patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. Il teatro greco, l'anfiteatro romano, le latomie, l'orecchio di Dionisio, l'ara di Ierone, sono solo alcuni dei monumenti che si trovano all'interno di questa vasta area verde localizzata oggi all'immediato ingresso della Siracusa moderna. Il parco Neapolis può essere visitato autonomamente oppure usufruendo di una guida individuale o partecipando ad una visita guidata di gruppo. Di seguito troverete informazioni sulle possibilità di posteggio, sugli orari di apertura e sul costo dei biglietti di ingresso. Se cercate una guida che vi accompagni è consigliabile prenotare con un certo anticipo, specie nei mesi di alta stagione. Se invece vi occorre una guida cartacea, i numerosi negozietti di souvenir nell'area antistante l'ingresso del parco, vi permetteranno sicuramente di trovare quanto vi occorre. All'intero dell'area archeologica è anche presente un book-shop. Una visita guidata del parco dura mediamente 1h30m. Probabilmente, visitandolo autonomamente impiegherete un po' di meno. I periodi ideali per visitare il parco e Siracusa più in generale sono la primavera e l'autunno, in particolare quest'ultimo. In primavera, infatti, la presenza di numerosissimi gruppi scolastici e delle rappresentazioni classiche 'riempie' letteralmente il parco di visitatori. Sempre per questo motivo sono da privilegiare le primissime ore della mattina oppure il pomeriggio. Nei mesi estivi la visita è consigliata nel tardo pomeriggio. Sulla scaricabile da questa pagina potrete rendervi conto della disposizione dei principali monumenti del parco archeologico.
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E' il primo monumento che si incontra entrando nel parco Neapolis ed è anche il più 'recente', essendo stato realizzato durante la dominazione romana. Proprio per questo motivo, per una visita in ordine cronologico è suggerito proseguire, cominciando la visita dalle latomie per poi lasciare l'anfiteatro romano come ultimo monumento della visita. All'interno dell'area dell'anfiteatro romano sono presenti servizi igienici, uno dei bar del parco e il book-shop. Percorrendo il sentiero che conduce al monumento, prima di giungervi noterete senza dubbio una lunga sequenza di sarcofagi in pietra. Questi non sono stati trovati in loco ma provengono in realtà da altre necropoli e vengono preservati qui per ragioni di tutela. Dell'anfiteatro romano, purtroppo, solo una minima parte è ancora visibile ai nostri giorni. Le spoliazioni medievali e cinquecentesche hanno di molto ridotto quello che era uno dei maggiori anfiteatri presenti in Italia. Le dimensioni erano di poco inferiori a quelle dell'arena di Verona. In questo monumento si svolgevano le cruente lotte tra gladiatori e tra gladiatori e belve feroci. E' ancora ben conservata la parte dell'arena e la parte più bassa delle gradinate, la cavea. Sotto questa è ancora visibile il tunnel di servizio che serviva per gli accessi al teatro. Alle due estremità dell'arena si riconoscono ancora gli ingressi. Al centro dell'arena una misteriosa vasca quadrangolare. Probabilmente una sorta di botola che serviva di supporto per gli spettacoli dell'anfiteatro.
Lungo la discesa che conduce al secondo cancello, quello del controllo biglietti, sulla sinistra si può ammirare una grande piattaforma rettangolare. Si tratta dei resti dell'ara di Ierone II, il più grande altare in pietra del mondo greco. Questo altare era dedicato a Zeus 'eleutherios', liberatore e fu voluto da uno dei tiranni di Siracusa. E' lungo quasi 200 m e secondo la tradizione, qui, in occasione delle festività che ricordavano la cacciata del tiranno Trasibulo, venivano sacrificati fino a 450 animali. Proseguendo di pochi passi e svoltando sulla destra si giunge al cancello di accesso al teatro greco e alle latomie.
Passati sotto un piccolo arco (residuo di un antico acquedotto), eccoci alle spalle del teatro greco di Siracusa. Abbiamo tre possibili strade. Per vederlo per intero conviene andare diritti fino a raggiungere la parte più bassa del teatro (questa però non è accessibile da aprile a luglio a causa delle scenografie degli spettacoli). Da qui ben vedrete la maestosità di questo monumento semicircolare per gran parte scavato nella viva roccia. E' questo anche il motivo per cui si è in parte conservato dalle spoliazioni medievali. Le gradinate sono perlopiù conservate. Le parti riservate allo spettacolo vero e proprio hanno invece subito pesanti danni. Subito davanti alla cavea, le gradinate, si trovava l'orchestra, semicircolare, ove si esibiva il coro. Più indietro, invece, stava il vero e proprio edificio scenico di cui non rimane praticamente nulla. Torniamo adesso indietro per vedere il monumento dall'alto. Un sentiero in terra battuta ci conduce a metà altezza del teatro, un ambulacro che serviva da accesso ai vari settori. Proviamo a sederci sui gradini di pietra: è una vera emozione. Questo teatro venne costruito a più riprese, a partire dal V sec. a.C. e sempre modificato e ampliato per far fronte alle nuove necessità cittadine. Probabilmente poteva contenere 12.000-14.000 spettatori. Percorriamo tutto l'ambulacro non mancando di notare le iscrizioni in lettere greche nella parete destra: i nomi dei settori. Se state visitando Siracusa tra maggio e giugno è anche consigliabile assistere alle rappresentazioni classiche. Si tengono ogni pomeriggio e si tratta di uno spettacolo veramente suggestivo. Percorrendo tutto l'ambulacro noteremo un piccolo sentiero che si inerpica sulla collina. Da qui potremo arrivare alla parte più alta. Guardando a sud abbracciamo la baia di Siracusa: il porto grande e il teatro nella sua interezza. Alle nostre spalle invece una deliziosa fontana: il ninfeo e numerose grotte e nicchie scavate nella roccia. Le grotte sono in realtà di epoca successiva, cristiana ed erano delle tombe famigliari. I numerosi rettangoli scavati nella roccia servivano invece a contenere dei quadretti votivi, come era usanza nel mondo greco. Torniamo sui nostri passi dirigendoci in direzione di una curiosa casetta arroccata sopra il teatro. Anch'essa è antica, si tratta infatti di un mulino settecentesco. Scendendo dalle scalinate di legno prepariamoci a scendere nella latomia del paradiso.
Scendendo da una breve scalinata si entra nel meraviglioso giardino che è la latomia del paradiso. In realtà, in antico si trattava di tutt'altro. Ci troviamo infatti in una grande vallata artificiale, una cava di pietra scavata a 'forza di braccia' nel corso dei secoli e che è servita anche da prigione per migliaia di schiavi. Oggi invece è un angolo incantevole con una lussureggiante vegetazione di piante mediterranee (in primo luogo agrumi) ed esotiche (palme, ficus). Lungo i fianchi della vallata sono scavate varie grotte anch'esse artificiali. Tra queste la 'grotta dei cordari', oggi inaccessibile per ragioni statiche, che prende il nome dagli antichi artigiani che fino al secolo scorso vi si erano insediati. La più famosa è invece 'l'orecchio di Dionisio', una cavità artificiale, alta quasi 30 m e profonda una sessantina cla cui forma esterna ricorda quella di un orecchio. E' legata ad una famosissima leggenda siracusana raccontata dal pittore Caravaggio. La grotta amplifica enormemente la voce. La leggenda vuole che il tiranno Dionisio facesse rinchiudere qui dentro i propri prigionieri, ben consapevole di questa particolarità acustica della grotta. Da un piccolo foro, poteva così ascoltare senza essere visto, i sussurri dei prigionieri. Se qualcuno diceva qualcosa di sconveniente o complottava, egli lo veniva a scoprire e lo faceva uccidere. Dopo aver visto e magari cantato all'interno dell'orecchio di Dionisio si può concludere la visita al parco archeologico, non dimenticando di passare ancora dall'anfiteatro romano nel caso non sia stato ancora visitato. Quanti lo desiderano possono ancora costeggiare la recinzione del parco ammirando l'estensione delle latomie nella loro interezza (solo una piccola parte è infatti accessibile). Giungeranno così in vista di una curiosa tomba con un timpano triangolare che la tradizione popolare erroneamente chiama la tomba di Archimede', in ricordo del noto inventore siracusano.
A partire dalla metà di luglio 2021 ha riaperto al pubblico anche un'altra vasta area all'interno dell'area archeologica. Si tratta dell'estremità della latomia del paradiso, della latomia dell'Intagliata e della latomia di Santa Venera (latomia di Santa Venera attualmente chiusa per lavori). In questa sezione del parco è adesso possibile entrare e ammirare la grotta dei cordari che era chiusa al pubblico fin dal 1983 e la vicina grotta del Salnitro. Nelle aree limitrofe sono ancora visibili ipogei paleocristiani e un esemplare monumentale di ficus delle pagode e ancora naiskoi e alcune tombe monumentali tra cui un colombario romano noto tradizionalmente come 'tomba di Archimede'.
Siracusa non è una città grandissima e, in particolar modo, la zona turistica e la maggior parte delle strutture ricettive cittadine sono concentrate nell'area di Ortigia e Corso Umberto. E' possibile raggiungere il parco archeologico della Neapolis con una passeggiata a piedi. La distanza da Ortigia è di circa 2 Km e si attraversa una zona residenziale e abbastanza moderna della città, priva di particolari punti attrattivi per il turista.
Provenendo da Catania: percorrere l'autostrada fino all'ultima uscita di Siracusa (indicata solo col cartello SIRACUSA). Dall'uscita si imbocca la SS 124 (Siracusa-Floridia) in direzione di Siracusa. Oltrepassato il cimitero di guerra e il cimitero comunale si arriva all'ingresso sud della città, costituito da una grande rotatoria. Girate sulla sinistra imboccando viale Paolo Orsi (ci si accorge di essere nella giusta direzione in quanto di fronte a voi vedrete la mole moderna del Santuario della Madonna delle Lacrime, l'edificio più alto della città). Da qui potete fare riferimento alla mappa di questa pagina. Proseguite fino alla seconda rotonda e lì girate a sinistra imboccando Corso Gelone. Al primo semaforo girate nuovamente a sinistra per viale Augusto e sarete arrivati.
Dalla fermata accanto alla stazione ferroviaria (via Rubino) o da Corso Umberto è possibile prendere tutti i bus che percorrono Corso Gelone. Scendendo alla fermata dell'Ospedale Umberto I o a quella successiva (vedi mappa) ci si trova a breve distanza dal parco archeologico.
In passato era attiva un bus navetta elettrica con fermate anche nel centro storico di Ortigia ma questo servizio è attualmente sospeso.
Segnaliamo anche la possibilità di acquistare un biglietto giornaliero per il bus turistico hop-on hop-off che prevede una fermata anche al parco archeologico della Neapolis.
Se si vuole raggiungere il parco archeologico in taxi, gli stalli fissi per la sosta sono localizzati in Ortigia (piazza Pancali), presso la stazione ferroviaria e in Corso Gelone, accanto al Jolly Hotel.
Segnaliamo anche la possibilità di spostarsi tramite un caratteristico motocalessino. Il servizio è proposto da diverse agenzie e solitamente i mezzi sono stazionati in Ortigia, accanto al tempio di Apollo e nei pressi del Ponte Umbertino.
L'area di parcheggio gratuito più vicina al cancello principale è quella di viale Augusto, di fronte al campo di atletica "Pippo Di Natale". Lì sì trovano alcuni (pochi) posti liberi ma difficilmente durante la stagione turistica (da aprile a ottobre). Lungo la vicina Via Ettore Romagnoli, che corre a fianco della recinzione del parco Neapolis sono presenti degli stalli a "strisce blu" che richiedono l'acquisto di un biglietto a tempo. Il biglietto può essere acquistato presso le macchinette automatiche o in alternativa utilizzando l'app Easy Park (non dimenticando in questo caso di esporre un foglio con l'indicazione 'Easy Park'). Esiste anche un ingresso presso il cancello posteriore in via Giuseppe Agnello. Qui vi sono alcuni posti lungo la strada e un parcheggio privato custodito, il Paradise, ottima soluzione se si viaggia con bagagli da lasciare in auto.
Al parco archeologico sono presenti due biglietterie. Lungo Viale Augusto è presente l'area souvenir e carico/scarico dei bus turistici. In fondo a quest'area è presente la biglietteria gruppi che rilascia comunque anche i biglietti per i visitatori individuali. L'altra biglietteria è ubicata nella discesa che porta all'ingresso del teatro greco. Nei periodi di alta stagione può esservi un po' di coda alla biglietteria. Il costo dei biglietti per l'area archeologica della Neapolis è il seguente:
L'area archeologica della Neapolis è aperta tutti i giorni, compresi i festivi. Gli orari di apertura hanno variazioni su base mensile e pertanto la direzione del parco archeologico di Siracusa provvede a inizio mese a comunicare i nuovi orari che ripubblichiamo, senza carattere di ufficialità, nell'apposita pagina Orari di apertura del parco archeologico di Siracusa, nel nostro blog. Per le ultime informazioni è possibile consultare il blog o contattare direttamente il parco archeologico. In linea generale il parco è aperto tutti i giorni dalle 8:30 fino a 1 ora prima del tramonto. Da metà ottobre a marzo nei giorni festivi è prevista solo l'apertura mattutina. Nei mesi estivi vengono occasionalmente effettuate anche aperture serali.
Per scoprire al meglio le peculiarità storiche, artistiche ed archeologiche del parco archeologico della Neapolis è sicuramente consigliabile prenotare una visita guidata. Le guide turistiche Hermes Sicily Tours sono abilitate dalla regione siciliana e autorizzate a svolgere visite guidate all'interno del parco. Una visita guidata ha una durata di circa 1h30m ed è prenotabile sia come tour privato (quindi con una guida a disposizione per la vostra famiglia o il vostro gruppo o la classe scolastica) che come tour in gruppo condiviso (insieme ad altre persone). Le visite con guida privata al parco Neapolis sono prenotabili durante l'intero arco dell'anno, nel giorno e orario di propria preferenza. Nei mesi di maggior richiesta: aprile, maggio e settembre è consigliabile prenotare con un certo anticipo in quanto tutte le guide potrebbero già essere prenotate. Potete trovare maggiori informazioni alla pagina visita privata al parco Neapolis. Nei mesi estivi e nel periodo natalizio Hermes Sicily Tours propone anche delle visite guidate in gruppo condiviso, comunemente chiamate anche tour a raccolta. Punti di forza di questi tour sono:
Quanti preferissero visitare il parco autonomamente ma con l'ausilio di un'audioguida, possono usufruire dei dispositivi messi a disposizione dalla ditta Civita e ritirabili in biglietteria. Il biglietto di ingresso prioritario e l'audioguida possono anche essere prenotati online a questo link.
Ogni anno, nei mesi di maggio e giugno si tengono nel teatro greco di Siracusa le rappresentazioni classiche, ovvero la messa in scena della antiche tragedie e commedie degli autori greci. Il ciclo di rappresentazioni classiche è una tradizione che ormai ha superato il secolo di vita e viene organizzato dall'Inda (Istituto nazionale del dramma antico). Assistere ad una di queste rappresentazioni, che richiamano numerosissimi visitatori, è veramente suggestivo. E' possibile avere informazioni e prenotare i biglietti direttamente sul sito dell'Inda.
Nel periodo della rappresentazioni classiche il teatro greco è solamente in parte visibile in quanto l'orchestra viene ricoperta dalle scenografie e la cavea per buona parte viene coperta dai sedili per gli spettatori.
Sebbene la maggior parte dei ristoranti e dei bar sia concentrato in Ortigia, anche nei pressi del parco archeologico ci sono diverse opzioni. All'interno dell'area archeologica sono presenti due bar con tavolini per i clienti e dove è possibile trovare anche pizzette e piccoli primi. Il primo bar si trova nell'area dell'anfiteatro romano mentre il secondo bar-caffetteria è ubicato lungo la discesa che conduce all'ingresso del teatro greco. Nei pressi del cancello secondario (lato via Agnello) è presente il ristorante-pizzeria Teatro Greco. Sempre alle spalle dell'area archeologica è presente il ristorante 'Ai grani antichi'. Nell'area souvenir di Viale Augusto il Bar Dionisio offre spremute, gelati, pizzette e panini oltre a tavolini per sedersi. Allontandosi di qualche passo e raggiungendo Viale Teocrito segnaliamo l'ottima Pasticceria Leonardi, tra le più rinomate della città dove potrete trovare cannoli, arancini ma anche primi e insalate. Sempre lungo la stessa via gli amanti del vegetariano potranno optare per Olivia natural bistrot.
Nei pressi del parco archeologico della Neapolis sono ubicati vari alberghi e altri tipi di strutture ricettive. Il più vicino in assoluto è il Mercure Hotel che si trova a soli 5 minuti a piedi dall'ingresso del parco, sulla centralissima viale Teracati da cui è possibile prendere anche dei bus urbani per il centro storico Ortigia. Il Mercure Hotel è un albergo a 4 stelle di nuova costruzione (inaugurato nel 2008), è realizzato in stile moderno e dotato di piscina panoramica e jacuzzi. E' un'ottima opzione per chi visita Siracusa per assistere agli spettacoli classici. Lungo viale Teocrito si trova un altro albergo, l'Hotel Teocrito. Questo albergo a 3 stelle si trova vicino al santuario della Madonna delle lacrime e a pochi minuti dalla basilica di Santa Lucia che ospita il famoso quadro "Il seppellimento di Santa Lucia" del Caravaggio. In meno di quindici minuti si può raggiungere a piedi il parco archeologico. Non dispone di posteggio ma nelle traverse vicine si può trovare un posteggio libero oppure lasciare la macchina nel vicinissimo posteggio a pagamento "Von Platen". Lungo via Necropoli Grotticelle (circa quindici minuti a piedi dal parco archeologico e dieci dalla cosiddetta 'tomba di Archimede') è ubicato l'Hotel Panorama. E' un albergo a 4 stelle, dotato di ristorante. Per quanti invece cercano un B&B segnaliamo il B&B Siracusa Holidays nella residenziale via Po, a 5 minuti a piedi dal parco archeologico oppure, per chi cerca un appartamento, La musa attica in via Senofonte, anch'essa a pochi passi dal parco archeologico. Se la distanza dall'area della Neapolis è secondaria potete dare un'occhiata anche al box sottostante con le migliori offerte del momento per pernottare a Siracusa.
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