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Il prossimo 10 marzo 2017, alle ore 16:00, si terrà al museo archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa il convegno dal titolo: "Ritorni, il viaggio di ritorno dei nostri tesori". Si affronterà il tema dei reperti archeologici trafugati dalla Sicilia e del loro ritorno nel sito di origine. In particolar modo Giuseppe Biondi parlerà della "Lekane di Centuripe", Serena Raffiotta della "Testa di Ade" e Francesco Valenti de "L'acquasantiera di Lentini". Di seguito il manifesto ufficiale del convegno.
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Il polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici ha pubblicato gli orari di apertura aggiornati al mese di Febbraio 2017 delle aree archeologiche e dei musei della provincia.
Nell'elenco sono presenti i soli siti di competenza regionale e non figurano pertanto i musei civici e privati, le chiese ed i siti religiosi. Alcuni siti regionali come l'Olympieion di Siracusa o l'area archeologica di Eloro, attualmente non sono aperti al pubblico e non figurano pertanto in elenco.
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Pantalica, nell'entroterra di Siracusa, è uno dei luoghi più affascinanti da visitare in Sicilia orientale. Si tratta di un'ampia area dalla natura ancora incontaminata dove si mescolano la suggestione di panorami mozzafiato al fascino di antichissimi resti archeologici.
Occorre fare un po' di chiarezza in quanto l'area è molto vasta e spesso, quanti desiderano visitarla, non hanne le idee chiare su cosa vedere e come raggiungerlo.
La riserva naturale orientata valle dell'Anapo comprende alcune suggestive cave naturali scavate dal fiume Anapo e dai suoi affluenti. Istituita nel 1997, quest'importante area naturalistica si stende tra i paesi di Sortino e Ferla, in provincia di Siracusa. L'altipiano formato e delimitato dal fiume Anapo e dal suo affluente, il torrente Calcinara, è detto Pantalica. Nella parte sommitale dell'altipiano, durante la tarda età del bronzo si stabilì un importante insediamento indigeno che costruì le proprie necropoli lungo le pareti a strapiombo di Pantalica. L'area archeologica di Pantalica è pertanto costituita principalmente dalle necropoli composte da parecchie migliaia di tombe, dette a "grotticella artificiale", scavate nella roccia tra il XIII e l'VIII sec. a.C.
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Dal 27 gennaio al 23 febbraio 2017 si terrà a Palazzo Corvaja, a Taormina, la mostra dal titolo "Il toro, il dio, l'eroe. Tauromenion e le sue monete", curata dalle università di Messina e Reggio Calabria, dall'associazione Dracma e con il patrocinio del comune di Taormina. Quindici pannelli illustrativi permetteranno di ripercorrere la storia dell'antica colonia greca di Tauromenion, l'odierna Taormina. Particolare attenzione verrà dedicata alla monetazione antica della città. Maggiori informazioni sulla mostra sono disponibili sulla pagina Facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/1071068486335245/