Tra le Visitare Cava d'Ispica"cave" i canyon nel tavolato calcareo dei monti Iblei, che caratterizzano la Sicilia orientale, Cava d'Ispica è uno dei maggiori e anche tra quelli più visitati per la bellezza paesaggistica e per la presenza di numerose testimonianze archeologiche. Allo stato attuale la cava non è gestita in maniera unitaria e lungo il suo percorso di circa 13 Km si alternano zone demaniali terreni privati e sentieri liberi. Alle due testate del canyon sorgono l'area archeologica di Cava d'Ispica nella quale si trova la catacomba della Larderia e il complesso delle grotte cadute e, sul versante opposto il parco Forza. Tante però sono le testimonianze di interesse archeologico da vedere nel settore centrale della cava: dai complessi rupestri come il convento o la craperia agli ipogei come quello degli Antonii fino a numerose necropoli preistoriche. In anni recenti sono state effettuate opere di consolidamento e valorizzazione per rendere agevolmente fruibiili due interessanti siti nel settore centro-settentrionale di Cava d'Ispica. Si tratta della necropoli di Calicantone e del castello rupestre, tradizionalmente conosciuto come il "castello sicano".

La necropoli di Calicantone

Necropoli di CalicantoneQuesta piccola ma suggestiva necropoli è adesso facilmente accessibile dal piccolo parcheggio sterrato che si trova nei pressi di questo ingresso laterale di Cava d'Ispica. Una serie di sentieri attrezzati con ringhiere permettono di ammirare le peculiari tombe a grotticella artificiale. La necropoli è scavata nella tenera roccia calcarea, sul versante destro della cava. Le tombe si datano all'antica età del bronzo e alla cultura di Castelluccio. In totale sono state contate circa 80 tombe sebbene una quindicina rientrino tra quelle maggiormente addensate e meglio visibili. Oltre alle sepolture presenti nelle immediate vicinanze del cd. castello Sicano, una parte della necropoli si estende infatti anche nella vicina Cava Lavinaro. Purtroppo sia le frane che la mano dell'uomo, nel corso dei secoli hanno parzialmente distrutto la necropoli. La necropoli di Calicantone viene già citata dal grande archeologo Paolo Orsi nei suoi taccuini. Orsi fu qui a cavallo tra l'800 e il '900 annotando anche la presenza di alcune tombe a prospetto monumentale. Dovettero passare decenni (fino agli anni '70) affinchè un archeologo, Efisio Picone, tornasse a studiare in maniera dettagliata l'area. Picone catalogò sei differenti tipologie tombali, individuando, ad esempio, semplici tombe a forno così come tombe dotate di vestibolo. Alcune tombe risultano peculiari essendo state monumentalizzate con dei finti pilastri sul prospetto o addirittura con dei pilastri a tutto tondo. Sul pianoro sovrastante vennero individuati i resti dell'abitato, parzialmente scavato e studiato dal 2012 al 2015 ma, attualmente non fruibile dai visitatori. Gli studi di Pietro Militello e dell'università di Catania hanno consentito di individuare le fondamenta di una serie di capanne costruite con pali di legno e una copertura vegetale deperibile, fissata con argilla. Nulla infatti è rimasto delle capanne se non i fori in cui venivano collocati i pali e tracce del pietrame che ne rinforzava le basi. Anche l'abitato stesso è indiziato da pochi frammenti ceramici. Tra le capanne studiate una era particolarmente lunga (oltre 12 metri di lunghezza e 5 di larghezza). Lo studio approfondito da parte degli archeologi ha consentito di determinare che la capanna è collassata e andata distrutta intorno al 1470 a.C. Nel suo perimetro sono stati ritrovati anche frammenti di suppellettili oltre a scheletri umani. Abbondanti sono stati i ritrovamenti all'interno di questa sorta di "long-house". Gli scavi archeologici hanno rimesso in luce oltre 130 vasi, 39 bicchieri, 3 pithoi e vari vasi a fruttiera e boccali oltre a vari utensili in pietra e selce, fuseruole e monili. In maniera del tutto anomala nella capanna erano presenti anche gli scheletri di 10 individui. Nella capanna è stata individuata anche una sorta di piastra rettangolare, dei vasi vasi a fruttiera e un alare che era utilizzato per la cottura dei cibi. Lo stato attuale delle ricerche non consente di dire di più sulla finalità di questa capanna, anche se il suo uso rituale pare molto probabile, nè sulle circostanze della sua distruzione sebbene un evento violento sembri accertato in quanto dopo la sua distruzione sia la capanna che i corpi al suo interno non sono mai più stati recuperati e sono stati sepolti e rimasti dimenticati per millenni. Allo stato attuale e per tutelarla, la capanna è stata nuovamente interrata mentre è possibile visitare le tombe della sottostante necropoli.

 Il castello sicano

Interno del castello sicano a Cava d'IspicaUno dei siti dai nomi più evocativi a Cava d'Ispica è certamente il cd. castello sicano. In realtà questo abitato rupestre non ha nulla a che vedere con i Sicani, la popolazione che, stando a quanto narrato dallo storico greco Tucidide, avrebbe preceduto l'arrivo dei Siculi in Sicilia. Nel XVIII secolo però il celebre viaggiatore e artista Jean Houel visitò la cava descrivendone le peculiarità e fissandone alcuni dettagli nei suoi celebri disegni. Probabilmente, riportando la tradizione orale locale, ha citato il sito come un antico castello sicano, contribuendo nel perpetrarsi di questo nome tradizionale. In realtà la datazione di questo tipo di strutture rupestri, comunemente chiamate anche ddieri, è difficile sebbene sia probabile la loro origine medievale, forse in concomitanza con il periodo arabo. Alcuni tra i più celebri "ddieri" si trovano anche nella vicina provincia di Siracusa, ad esempio a ridosso del bosco di Baulì, a pochi chilometri da Palazzolo Acreide. Tali strutture, data la loro solidità, sono state utilizzate ancora per secoli dopo la loro realizzazione, rendendone difficile la datazione esatta. Le grotte del castello di distribuiscono su ben 5 piani e ogni livello era collegato all'altro tramite una serie di botole verticali. La parte destra del complesso è oggi, purtroppo quasi interamente crollata mentre rimane in buone condizioni la parte sinistra. Una serie di finestroni e balconate si affacciano su Cava d'Ispica, regalandone uno splendido e suggestivo panorama oltre a garantire la luce agli ambienti. Sul lato opposto vi sono invece una serie di cameroni rupestri. Nel livello inferiore sono presenti anche varie fosse che servivano probabilmente come deposito per i cereali mentre un'ulteriore botola, dotata di scalini intagliati nella roccia, consentiva di raggiungere il fondo della cava e una vicina sorgente d'acqua. Un'ulteriore botola conduce al piano superiore dove sono presenti ulteriori cameroni. Il complesso rupestre è stato abitato fino alla metà del XX secolo tanto che in vari punti sono visibili i segni del suo riutilizzo. Negli ultimi anni, i lavori di consolidamento hanno permesso l'inserimento di massicci sostegni metallici per evitare il crollo delle strutture rimanenti. Una serie di ringhiere ed una scala a pioli consentono inoltre di visitare il castello sicano in totale sicurezza.

 

Visite guidate a Cava d'Ispica

Visite guidate a Cava d'IspicaHermes Sicily Tours non organizza in maniera costante visite guidate di gruppo a Cava d'Ispica. Queste vengono proposte come evento speciale, solitamente solo in 2 o 3 appuntamenti annuali. Per verificare se in concomitanza con la data di vostro interesse sono in programma dei tour di gruppo a Cava d'Ispica, potete visionare la nostra pagina con il programma degli eventi stagionali. In passato abbiamo già più volte proposto l'escursione a Cava d'Ispica nord oppure trekking al castello sicano e necropoli di Calicantone

Se volete anche ricevere comunicazione dei nostri prossimi eventi speciali è anche possibile iscriversi alla nostra newsletter.

Tour privati a Cava d'Ispica

Tramite la nostra agenzia di guide è sempre possibile richiedere e organizzare una visita con guida privata, nel giorno e orario di vostra preferenza. In periodo di bassa stagione è consigliabile contattarci con almeno 2-3 giorni di anticipo mentre in alta stagione è consigliabile inviarci un'e-mail anche 10-15 giorni prima per essere sicuri di trovare ancora disponibilità. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando la zona di vostro interesse, il periodo, il numero di persone nel vostro gruppo e la lingua richiesta per la visita. Tutti i nostri tour si svolgono di norma con incontro con la guida sul posto. Sarà pertanto necessario essere muniti di un proprio mezzo di trasporto. Solo per gruppi di minimo 6 persone possiamo eventualmente abbinare anche il servizio trasporto da Siracusa o dalla provincia di Ragusa, tramite uno dei nostri vettori partner.

Purtroppo le aree archeologiche attrezzate di Cava d'Ispica, allo stato attuale hanno giorni e orari di apertura irregolari. Anche per verificare la possibilità di accesso è consigliato contattarci anticipatamente. I tour privati prenotabili tutto l'anno sono le visite guidate a:

in maniera sperimentale proponiamo inoltre l'archeotrekking/aperitrek

Cava d'Ispica centrale (Castello Sicano e Calicantone) + degustazione di prodotti tipici all'inteno della cava

 

I recenti lavori nel cuore di Cava d'Ispica e quelli tutt'ora in corso alle due testate della cava rilanciano questo sito di grande interesse non solo per gli studiosi ma anche per i visitatori amanti dell'archeologia e dei trekking in natura.

 

 


Photo credits: S.Leggio/ClicksfromSicily - Tutti i diritti riservati