Visitare Ortigia sotterraneaOrtigia, l'isoletta che costituisce il centro storico di Siracusa, con i suoi panorami, i monumenti greci e le chiese barocche, i vicoli pittoreschi, il castello Maniace e il titolo di patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco non può che affascinare il turista. Se passeggiando per Ortigia ci sono tutti gli elementi per una giornata indimenticabile, tra visite, gastronomia e relax, non tutti i visitatori sanno che esiste anche un'Ortigia sotterranea, altrettanto interessante e costituita da diversi siti sparsi lungo l'intera area dell'isola.

Lo "scoglio" su cui originariamente, nel 733 a.C. approdarono i Greci guidati dall'ecista Archia e che già era abitato dai Siculi, era infatti composto da tenera roccia calcarea, facilmente scavabile ed era inoltre ricco di acqua dolce sotterranea che in alcuni punti sgorgava in superficie (come presso la celeberrima Fonte Aretusa). La roccia era già ricca di anfratti e grotte naturali e pertanto si prestava ottimamente ad essere scavata così come si è fatto per secoli: per realizzare cave di pietra ed acquedotti sotterranei nei tempi più antichi e poi ancora passaggi segreti e cripte medievali e infine rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale. Molti di questi siti sono ancora oggi esistenti, alcuni magari dimenticati o inaccessibili ma un parte di questi è fruibile al pubblico... scopriamone alcuni!

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L'ipogeo di Piazza Duomo | I Bagni ebraici | L'ipogeo di San Filippo | L'Artemision | Altri siti ipogeici

Ipogeo di Piazza Duomo

Ipogeo di Piazza Duomo a SiracusaTra gli ambienti sotterranei più vasti e sorprendenti si annovera sicuramente l'ipogeo di Piazza Duomo. Dopo numerosi anni di oblio il sito è stato reso nuovamente fruibile a inizi anni duemila. Oggi questo sito si presenta al visitatore come un palinsesto di epoche diverse. Una porticina raramente notata, nella centralissima Piazza Duomo, incastonata nei muri del giardino arcivescovile, permette di scendere attraverso una scalinata per diverse decine di metri nelle viscere di Ortigia. Qui si possono ammirare delle vaste sale dotate di panche di cemento. Si tratta di un'opera realizzata dall'UNPA (l'unione nazionale protezione aerea) durante il secondo conflitto mondiale. Era solo uno dei diversi rifugi aerei presenti nel centro storico e, per facilitare i lavori, vennero ampliati, riadattati e unificati condotti e ambienti preesistenti. Nelle sale dell'ipogeo di Piazza Duomo vengono spesso allestite mostre temporanee e sono presenti alcune fotografie storiche risalenti alla vita in città durante i bombardamenti, immagini scattate dal fotografo Angelo Maltese. Alcune sale laterali sono ricche di suggestioni. La volta campanata della cisterna dell'arcivescovado non può che impressionare e la saletta che venne riservata al ricovero della statua di Santa Lucia, patrona della città, non può che commuovere. Una serie di tunnel, non tutti percorribili, consentono di vedere i resti dell'originario acquedotto greco e, infine, con grande sorpresa, si spunta in vista del mare, lungo la passeggiata della Marina.

La visita autonoma al sito impegna circa 15-20 minuti e il biglietto di ingresso (alla data di ultimo aggiornamento di questo post) ed è richiesto un biglietto di ingresso. Il sito purtroppo non è aperto con costanza e per informazioni aggiornate occorre contattare la soprintendenza ai beni culturali di Siracusa, ente gestore del sito. E' anche possibile visionare la nostra pagina dedicata agli orari di apertura dell'ipogeo sebbene non sempre siamo in grado di fornire gli orari mensili/settimanali in tempo reale. Hermes Sicily Guides & Tours non propone visite al solo ipogeo ma è possibile prenotare una guida lungo un percorso personalizzato di mezza giornata comprendente Ortigia+Ipogeo o Siracusa con l'ipogeo.

L'ipogeo di Piazza Duomo è solo uno dei numerosi rifugi antiaerei presenti in Ortigia rimangono chiusi altri ambienti come i rifugi situati presso la chiesa di San Francesco o Piazza delle Poste. E' invece aperto il rifugio della chiesa di San Filippo.

 

Il Miqwè: il bagno ebraico di Siracusa

All'angolo opposto di Ortigia, tra i vicoli dell'antico quartiere ebraico della Giudecca è possibile visitare il Miqwè, i bagni rituale, luogo fortemente simbolico della comunità ebraica che a Siracusa era un tempo particolarmente fiorente. La riscoperta di questo ambiente sotterraneo è avvenuta casualmente durante i lavori di ristrutturazione di un antico edificio per trasformarlo in residence e, ancora oggi, i bagni ebraici della Giudecca sono parte integrante del residence "Alla Giudecca".

Questo piccolo ambiente ipogeico si raggiunge attraverso una ripida scalinata e la peculiarità è che le vasche per il bagno rituale sono alimentate da purissima acqua sorgiva, pur trovandosi il sito al di sotto del livello del mare. Per informazioni aggiornate sugli orari di fruibilità turistica, costo del biglietto di ingresso ed eventuali prenotazioni occorre rivolgersi al gestore del sito. La visita ai bagni dura una ventina di minuti e viene necessariamente effettuata con una guida. E' presente anche una sala conferenze presso la quale per gruppi è anche possibile concordare attività più specifiche. Per quanti prenotano un tour guidato di Ortigia con le guide turistiche Hermes Sicily è possibile richiedere un itinerario personalizzato che comprenda anche il bagno ebraico. Nel caso di gruppi numerosi l'ingresso deve essere scaglionato. All'interno del bagno ebraico è vietato fotografare.

 

L'ipogeo di San Filippo

 Pozzo di San Filippo alla GiudeccaUno dei luoghi più "intriganti" del sottosuolo di Ortigia sono sicuramente i sotterranei della chiesa di San Filippo nel rione della Giudecca. Al contempo si tratta di uno dei luoghi sulla cui origine hanno maggiormente dibattutto negli ultimi anni gli studiosi di storia locale. Attraverso una botola ed una scaletta posta a ridosso del portone di accesso alla chiesa è possibile scendere nelle profondità del sottosuolo per ben tre livelli. E' così possibile scoprire la cripta dove venivano in antichità sepolti i monaci e poi ancora più giù si arriva ad un secondo rifugio aereo sulle cui pareti è possibile scorgere ancora alcuni graffiti lasciati dalla popolazione ivi rifugiatasi per molte ore. I tunnel del rifugio antiaereo sono molto lunghi ma salvo eventi particolari solo una porzione è accessibile ai visitatori. Infine il livello inferiore è costituito dal cosiddetto "pozzo di San Filippo". Si tratta di una vasca alimentata da acqua sorgiva a cui è possibile accedere tramite un'ardita scala a chiocciola. L'utilizzo originario di tale vasca ha dato alimentato accesi dibattiti tra quanti vi vedono un antico battistero sotterraneo e quanti invece sostengono trattarsi di un ulteriore bagno ebraico oltre a quello di via Alagona.

L'ipogeo di San Filippo durante la stagione turistica è generalmente aperto tutti i giorni (salvo che durante le funzioni religiose) ed è visitabile con un'offerta libera. Per maggiori informazioni sugli orari consigliamo di contattare la stessa parrocchia.

Le fonti e i ritrovamenti recenti citano anche un altro ulteriore luogo per un bagno rituale ebraico, situato nell'adiacente vicolo dell'olivo. In questo caso si tratta però di una struttura all'interno di una proprietà privata.

 

L'Artemision, il tempio di Artemide

Veduta dell'Artemision, il tempio ionico di Piazza DuomoIl turista che entra in Piazza Duomo rimane inevitabilmente stupito nell'ammirare le dimensioni e la luminosità del cuore della città. E la meraviglia non può che aumentare osservando il Duomo, chiesa dalla facciata settecentesca che porta ancora evidenti tra le sue mura le tracce dell'antico tempio greco di Atena su cui venne costruito. Non si trattava però dell'unico tempio della Siracusa greca presente nell'area dell'odierna Piazza Duomo. Per trovare le vestigia del secondo edificio religioso bisogna ancora una volta scendere nel sottosuolo, questa volta di Palazzo Vermexio che oggi ospita il Comune. Dall'ingresso laterale tramite una scalinata si scende nel seminterrato e tra i pilastri di rinforzo al palazzo seicentesco sovrastante è possibile vedere i blocchi di fondazione dell'Artemision, lo splendido tempio in stile ionico che fiancheggiava quello dorico dedicato alla dea della saggezza. Purtroppo non rimangono molti resti dell'Artemision. Una serie di pedane metalliche consentono di camminare sopra le fondamenta del tempio e nel piccolo antiquarium all'ingresso e al museo archeologico "Paolo Orsi" è possibile ammirare i resti archeologici di maggio rilievo individuati nel corso degli scavi. Alla data di ultimo aggiornamento di questo post l'Artemision è purtroppo chiuso al pubblico anche se è già stata fatta una gara di assegnazione e si spera che nel corso del 2022 questo monumento possa riaprire i battenti.

 

Siti ipogeici attualmente non aperti al pubblico

All'elenco delle aree sotterrannee visitabili nel centro storico si va ad aggiungere un elenco, purtroppo abbastanza lungo, di siti attualmente non fruibili. Alcuni sono in attesa di lavori di restauro e valorizzazione mentre in altri casi si tratta di siti attualmente non accessibili o obliterati e di cui manca anche un'esplorazione completa. Un recente studio pubblicato sul periodico "Geologia dell'ambiente" ha fatto un censimento completo di tutte le gallerie sotterranee note.

Citiamo il cd. "bagno della Regina" al Castello Maniace. Questo ambiente è ubicato nei sotterranei di una delle torri che caratterizzano la fortezza posta sulla punta dell'isola di Ortigia. Il castello Maniace, a partire da inizio anni duemila ha subito varie fasi di restauro che continuano tutt'ora e, pertanto, è probabile che anche il bagno della regina in futuro riaprirà al pubblico. Scendendo nella torre, attraverso una scala a chiocciola, ancora una volta, si giunge ad un ambiente con una vasca alimentata da acqua sorgiva di cui è ricchissima Ortigia. La fortezza, eccetto l'ambiente sotterraneo, è attualmente visitabile sia privatamente che con visite guidate Hermes Sicily, private o anche di gruppo in alta stagione.  Poco distante, nell'area che circonda la leggendaria Fonte Aretusa, nei seminterrati di diversi edifici privati sono ancora presenti delle vasche alimentate dallo stesso corso d'acqua della fonte. Si tratta delle antiche concerie utilizzate per la lavorazione delle pelli. Allo stato attuale non sono fruibili anche se in anni passati alcune strutture di ristoro avevano realizzato suggestivi ambienti nei vani delle concerie. Sempre a ridosso della fonte Aretusa un tunnel sotterraneo, il traforo di largo Aretusa, attraversa uno degli antichi bastioni cinquecenteschi che difendevano Siracusa. Qui per anni ha trovato spazio l'acquario comunale dedicato alle specie del mar Mediterraneo. Sebbene la struttura sia chiusa al pubblico da diversi anni, da poco è stata affidata dal comune alla ditta Civita che cura anche la vicina fonte e che dovrebbe tornare a far riaprire questo luogo.

siracusa santa lucia badiaTra le diverse chiese che avevano una cripta, dedicata alla sepoltura delle religiose si cita la chiesa di Santa Lucia alla Badia in Piazza Duomo. La cripta non è accessibile ma dalla navata dell'edificio è possibile affacciarsi tramite un vetro trasparente sui sotterranei della chiesa. Questo edificio religioso è tappa della maggior parte degli itinerari di visita in Ortigia proposti dalle guide Hermes Sicily.

I lavori di restauro di questi ultimi anni hanno anche rimesso in luce due sistemi di tunnel ipogeici abbastanza vasti, ubicati sul versante del lungomare di levante e che attendono di essere restituiti alla pubblica fruizione. Si tratta delle Gallerie del Forte Vigliena e, soprattutto del complesso ipogeico del convento di San Domenico che, partendo dall'omonimo conveno sito in Piazza San Giuseppe, giunge fino alla muraglia delle fortificazioni spagnole poste sul mare.

Tanti sono infine gli ambienti di epoca precedente adattati a rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale e poi chiusi e non studiati a dovere. Tra questi si citano i rifugi di Piazza delle Poste, di Via Trento e De Benedictis (mercato) e ancora i rifugi a ridosso dell'ex via del Littorio (odierno Corso Matteotti) e via del Santi Coronati e nell'area della Giudecca tra San Giovannello e Piazza San Giuseppe.

Sicuramente quanti si interessano agli ambienti sotterranei per curiosità o per studio troveranno a Siracusa un'ampia offerta di luoghi meno conosciuti al turismo di massa ma di grande suggestione. I siti citati in questo breve articoli sono tutti localizzati nel centro storico, l'area dell'isola di Ortigia. Presto dedicheremo un ulteriore articolo dedicato agli ipogei presenti sulla terraferma e nei quartiedi che vanno dalla Neapolis ad Acradina a Tiche.

 

Visite guidate a Ortigia sotterranea

Attualmente nel nostro catalogo di tour guidati, per la varietà e la discontinuità nelle aperture dei vari siti, non è presente una proposta standard per la visita con guida a Ortigia sotterranea. Gruppi, piccole comitive o anche turisti individuali che ci contattano per pianifiare un tour guidato possono indicarci le loro preferenze di itinerario e saremo in grado di fare una proposta ad hoc per venire incontro alle vostre preferenze.

Al momento anche nei nostri eventi stagionali, a causa della limitazioni Covid in atto non sono compresi i siti ipogeici elencati in questa pagina. In futuro però, un itinerario similare troverà sicuramente spazio tra i nostri tour. Per verificare i prossimi eventi di gruppo in calendario è possibile visionare la pagina degli eventi stagionali. E' anche possibile ricevere delle comunicazioni sui prossimi eventi registrandosi alle newsletter, al canale Whatsapp o al canale Telegram.