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Il castello Maniace, la fortezza medievale e borbonica posta sulla punta dell'isola di Ortigia è certamente una dei monumenti di maggior richiamo per chi visita Siracusa. La sua posizione, arroccata sull'ultimo scoglio prima del mare aperto non può che incuriosire e richiamare quanti passeggiando per il centro storico di Siracusa e dopo una piacevole camminata sul lungomare tra gli alberi ombrosi della "marina" e la leggendaria fonte Aretusa si trovano infine davanti la piazza d'armi di questa fortezza, originariamente voluta dall'imperatore Federico II di Svevia, "stupor mundi", ma poi più volte rimaneggiata nel corso dei secoli successivi. E il visitatore non ne rimane deluso: il panorama dalle mura del castello è mozzafiato, specie se per la visita si scelgono le ore a cavallo del tramonto. Anche gli interni sono di grande suggestione, a partire dalla "selva di colonne" che caratterizza la sala ipostila per terminare col forte della Vignazza ed i suoi finestroni sul mare blu che un tempo ospitavano le bocche dei cannoni mentre oggi offrono delle splendide vedute, richiamo irresistibile anche per gli amanti dei selfie.
Passi, la mostra di Alfredo Pirri al castello Maniace
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L'area archeologica della Neapolis è il più importante parco archeologico di Siracusa e una meta quasi obbligata per il turista in visita alla città di Archimede. Al suo interno è possibile visitare alcuni tra i più noti monumenti antichi della città come il teatro greco o le latomie con l'orecchio di Dionisio e la grotta dei cordari. Uno dei monumenti più peculiari è però sicuramente una grande piattaforma di pietra calcarea che accoglie il visitatore che si appresta ad entrare nel parco archeologico: si tratta dell'ara di Ierone II. Come lo stesso nome odierno del monumento ci fa intendere si tratta di una costruzione voluta dal tiranno Ierone II, vissuto nel III sec. a.C. Quella di Ierone II fu probabilmente l'epoca di massimo splendore della città, pochi decenni prima della guerra con Roma e conseguente conquista di Siracusa. Le are ovvero gli altari dedicati ai sacrifici degli dei erano comuni nel mondo greco. Potevano essere di piccole dimensioni, addirittura domestiche oppure monumentali come è il caso dell'ara di Ierone II a Siracusa. La piattaforma calcarea ancora oggi visibille misura circa 198m di lunghezza e 23m di larghezza ed è pertanto il più grande altare conosciuto nel mondo greco.
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Nel 2020 la presidenza della regione ha istituito la "Giornata dei beni culturali siciliani" in memoria dell'archeologo Sebastiano Tusa, prematuramente scomparso, fissandola per il 10 marzo di ogni anno. Lo stesso anno, purtroppo, a causa dell'emergenza Covid, la giornata non potè essere svolta e solo in maniera limitata nel 2021. L'appuntamento per la giornata dei beni culturali siciliani è però stata confermata dall'assessorato regionale anche per l'anno 2022.
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L'Etna è un vulcano di grande fascino, non solo per la sua mole e la sua posizione lungo la costa della Sicilia orientale ma anche per le sue frequenti eruzioni che, fortunatamente, negli ultimi anni sono avvenute sempre in zone disabitate senza causare danni ai centri abitati. Grazie alla sempre maggiore diffusione di fotocamere digitali e smarphone in grado di competere per qualità delle immagini con le fotocamere, sempre più spesso, in concomitanza con le eruzioni dell'Etna veniamo contattati con richieste di escursioni per poter ammirare l'eruzione e magari fotografarla. Abbiamo pertanto pensato di raccogliere in questo breve articolo alcune informazioni generali, utili per quanti sono interessati a questa tipologia di escursioni e rispondere alle domande più frequenti.