Veduta della via dei sepolcri al teatro greco di SiracusaL'area archeologica della Neapolis si può a buon merito definire il parco archeologico più importante di Siracusa. Negli ultimi anni la direzione del parco ha promosso diversi lavori che hanno consentito l'apertura, accanto ai monumenti tradizionali (il teatro greco, l'orecchio di Dionisio, l'ara di Ierone e l'anfiteatro romano) anche di aree che per lungo tempo erano state interdette a turisti e Siracusani. Sono tornate infatti fruibili due delle grotte all'interno della latomia del Paradiso, la grotta del Salnitro e la grotta dei Cordari. E' stata inoltre aperto al pubblico il percorso attraverso la latomia di Santa Venera che, passando accanto al ficus secolare conduce fino alla cd. "tomba di Archimede".

Rimangono però ancora alcune aree della zona archeologica siracusana che non sono fruibili: la latomia dell'Intagliata, la via dei sepolcri e la sommità del colle Temenite, il punto più alto che si affaccia sul teatro greco e sul porto grande di Siracusa.

Apprendiamo con soddisfazione dai media che sono stati appaltati dalla soprintendenza ai beni culturali dei nuovi lavori per la sistemazione dei servizi e il collegamento al teatro greco. I lavori prevedono il recupero di un antico villino, Casa Davì, ubicato al limitare del parco archeologico siracusano e oggi di proprietà demaniale. Ma, in realtà, il progetto e più ampio e prevede la valorizzazione anche dell'area circostante con la creazione di un nuovo ingresso, accessibile dalla sommità del colle Temenite e Progetto dei lavori di valorizzazione del teatro greco di Siracusache si aggiungerebbe a quello tradizionale a ridosso della latomia del Paradiso e quello -raramente utilizzato a dire il vero- presso la cd. tomba di Archimede. Sul pianoro adiacente Casa Davì scavi archeologici condotti da Giuseppe Voza hanno riportato alla luce le fondamenta di un tempio arcaico e di un successivo santuario, con ogni probabilità dedicato al culto di Demetra e Kore, divinità particolarmente amate in Sicilia. Verrà anche creata una nuova via d'accesso che attraverserà un altro luogo del parco archeologico attualmente fruibile solo in parte. Si tratta di quella che viene chiamata la "via dei sepolcri" o "via sacra", una strada scavata nella roccia, caratterizzata da profonde carraie e circondata da ipogei funerari e da nicchie destinate ai pinakes, i quadretti funebri votivi utilizzati nella Grecia antica. Uno dei bassorilievi è ancora parzialmente visibile in situ. I lavori di allestimento prevedono la realizzazione di una passerella metallica che consenta a turisti e Siracusani di visitare la via dei sepolcri senza danneggiare il fondo della stessa. Allo stesso tempo il nuovo percorso sarà realizzato pensando all'accessibilità, permettendo di evitare alcuni ripidi passaggi attualmente presenti nell'area del teatro greco di Siracusa e regalando ai visitatori un panorama d'eccezione. A completamento degli interventi si prevede anche l'installazione di nuova segnaletica e l'ausilio di nuovi supporti tecnologici.

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